Comunicati Stampa
Assoambiente: “AMA torni a investire sugli impianti per fermare il ‘turismo dei rifiuti’
» 04.02.2019
Negli ultimi 5 anni l’AMA, l’azienda attiva nella gestione integrata dei servizi ambientali nella Capitale, ha realizzato (bilancio) solo 6 dei 78 milioni di euro di investimenti programmati (piano finanziario) per gli impianti di gestione
dei rifiuti a Roma.
I dati impietosi emergono dalla “Relazione annuale 2018 sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta” a cura dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.
Gran parte degli impianti attivi nella Capitale è stata realizzata fra il 2002 e il 2008, anno dopo il quale gli interventi si sono limitati alle manutenzioni straordinarie, mentre gli investimenti si sono sostanzialmente fermati e la programmazione non è stata più rispettata. Dal 2016 il blocco è totale.
La totale assenza di pianificazione di impianti, accompagnata dai recenti episodi di cronaca (tra questi, la chiusura dell’impianto di TMB Salario) condanna un sistema vulnerabile e fragile, totalmente dipendente da impianti collocati fuori dal territorio comunale e dalla Regione.
La stessa Relazione del’’Agenzia evidenzia come “una raccolta differenziata scarsa in quantità e in qualità allontana nel tempo la prospettiva dell’economia circolare, così che un’impiantistica progettata per il modello ideale di economia circolare che non tenga adeguatamente conto dei tempi e delle difficoltà della transizione diventa la causa principale del fallimento dell’intero progetto”.
“Oggi quasi l’80% dei rifiuti prodotti a Roma”, dichiara Chicco Testa – Presidente FISE Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, gestione, recupero e riciclo di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica), “viene trasportato fuori dalla Capitale per essere gestito. Dopo dieci anni di mancati investimenti è fondamentale tornare a prevedere e poi realizzare concretamente gli impianti necessari per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti. Senza questo passaggio gli obiettivi dell’economia circolare sono destinati a restare sulla carta, con negative ricadute ambientali ed economiche per i cittadini romani”.
Comunicati Stampa recenti
COVID-19: raccolta differenziata dei rifiuti urbani tessili allo stremo
Fluttero (CONAU, aderente a Unicircular): “chiediamo al Ministero dell’Ambiente misure urgenti, a partire da una moratoria di 12 mesi sul pagamento delle ‘royalties’ ai...
19.05.2020 Leggi tuttoIl mondo delle imprese si mobilita per una ripresa green. 110 firme per il Manifesto
FISE Assoambiente e FISE Unicircular tra i firmatari. “Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l’Italia”...
07.05.2020 Leggi tuttoSicurezza operatori igiene urbana: firmato protocollo per la tutela della salute contro COVID-19
Un protocollo d’intesa per prevenire il contagio da coronavirus e per la tutela della salute dei lavoratori impiegati nel settore del ciclo dei rifiuti, al fine di garantire la...
19.03.2020 Leggi tuttoPagina 11 di 34 pagine ‹ First < 9 10 11 12 13 > Last › Pagina precedente Pagina successiva